AssoAmbiente

News Comunica

Le api, sentinelle dell’ambiente per Rendina Ambiente

Le api sono degli ottimi indicatori biologici perché segnalano il danno chimico eventualmente subito dall’ambiente in cui vivono, grazie alla loro sensibilità ai cambiamenti del proprio habitat e alla capacità di portare all’interno dell’alveare le sostanze presenti nell’ambiente.

Attraverso, infatti, lo svolgimento e la pratica delle loro funzioni vitali quali l’approvvigionamento del cibo (nettare, polline), della propoli e dell'acqua, le api catturano una significativa quantità di sostanze utili ai fini del controllo e del monitoraggio ambientale.

Vi è quindi la reale possibilità di indagare tali sostanze nelle opportune matrici presenti all'interno dell'alveare (miele, propoli, cera e nelle stesse api) e per questo motivo l’implementazione di un piano di monitoraggio che comprenda l’utilizzo delle api, garantisce una sorveglianza dell’ambiente efficace.

Le api come “sentinelle ambientali” hanno un’efficacia strettamente correlata al loro grado di attività, quindi essa deve essere conosciuta molto bene, come i fattori locali che la influenzano.

Quindi nel monitoraggio, oltre a valutare la relazione che intercorre fra le sostanze indagate e la matrice dove tali sostanze verranno ad accumularsi con maggior probabilità, vanno studiati accuratamente fattori quali ad esempio la tipologia e la locazione delle fioriture, delle fonti di approvvigionamento idrico la tipologia dell'area circostante e l'uso che di questa viene fatto, al fine di produrre un inquadramento ambientale dell’area oggetto del monitoraggio. Una valutazione di tutti questi aspetti consente di evidenziare i rischi potenziali e una più precisa correlazione con le fonti emissive.

L'attività delle api nell'ambiente esterno all'alveare viene svolta in un'area circostante che solitamente si considera di circa 3 km di raggio; tale parametro risulta essere indicativo e deve essere contestualizzato al territorio valutando dimensioni e tipologia delle fonti di pascolo e di rifornimento idrico.

L'attività di monitoraggio non può prescindere da tale concetto, e la dislocazione degli alveari impiegati deve essere opportunamente valutata.

Nell’ambito del monitoraggio dell’impianto Rendina Ambiente di Melfi, l’utilizzo delle api trova applicazione secondo le prescrizioni e le indicazioni fornite dall’AIA emessa nel 2014. Questo tipo di monitoraggio si fonda sul principio dell’ingresso di sostanze organiche e inorganiche in alveare legato alle attività vitali delle api.

Le principali attrici di questa attività di trasporto sono le api bottinatrici ovvero quelle che per sesso ed età sono deputate al prelievo del nettare e del polline sui fiori, della propoli sulle gemme, delle secrezioni zuccherine sulle foglie e sugli afidi, e dell’acqua.

In funzione dei flussi nettariferi (sono stagionali e dipendono dal ciclo delle fioriture della zona) e della disponibilità di alimenti, si sviluppa il flusso di api tra l’alveare e l’ambiente circostante con picchi elevati in corrispondenza delle fioriture stesse, ma anche in funzione dell’approvvigionamento idrico che in estate risulta sicuramente abbondante.

La tipologia delle matrici prelevabili è ampia e la scelta di queste deve essere finalizzata allo scopo del monitoraggio:

·     Api: vengono direttamente prelevate all’ingresso dell'alveare ed il campione viene analizzato tal quale. Questo tipo di campione è particolarmente adatto per valutare i quantitativi di metalli pesanti.

·     Miele: il campionamento interessa solitamente il miele non opercolato (esterno alle celle chiuse), il quale deve essere prelevato in funzione del suo tasso di umidità. Questa tipologia di campione è adatta per valutare i metalli pesanti e va eseguita preferibilmente in funzione dei flussi nettariferi.

·     Cera: sono particolarmente indicate per la valutazione di Inquinanti di origine organica presenti in ambiente. Il campionamento riguarda le porzioni di cera di nuova costruzione.

L’esperienza maturata nell’ambito di questa attività ha evidenziato inoltre la possibilità di alcune proposte migliorative mirate a salvaguardare e tutelare sempre in misura maggiore le nostre amiche Api, permettendo anche una maggiore capacità e semplicità di analisi.

» 13.10.2020

Recenti

19 Maggio 2021
Herambiente: prosegue a Pozzilli il biomonitoraggio delle api
Con il progetto “Capiamo” questi insetti sono diventati le sentinelle dell’ambiente circostante al termovalorizzatore. I risultati delle due campagne di analisi effettuate nel 2020 non evidenziano correlazioni con l’impianto
Leggi di +
01 Maggio 2021
5 Giugno “Impianti Aperti” | Virtual Tour su YouTube
L’iniziativa mira a promuovere la diffusione di una cultura in tema di economia circolare, volendo rappresentare un’opportunità di presentazione e approfondimento sulle modalità di gestione e funzionamento degli impianti di riciclo, recupero e smaltimento dei rifiuti.
Leggi di +
08 Aprile 2021
LA FILIPPA E IL VALORE CONDIVISO CON IL TERRITORIO NEL 2020
Da sempre La Filippa ha instaurato con la comunità una relazione costante e trasparente, testimoniata dalle intense e proficue collaborazioni con le istituzioni e gli altri attori sociali del territorio.
Leggi di +
07 Aprile 2021
Conoscere per non avere paura: al via Impianti Aperti 2021.
Per la transizione ecologica, per una gestione sostenibile dei rifiuti. Conoscere per non avere paura: al via Impianti Aperti 2021 di FISE Assoambiente
Leggi di +
26 Marzo 2021
Ecomafia - Presentazione del Rapporto Nazionale 2020 di Legambiente (25 marzo)
Guarda il video della Presentazione del Rapporto Nazionale 2020 ECOMAFIA
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL